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Tra i «sete uomini d’oro» ̵ così è stata chiamata l’operazione ̵ arestati dopo che la polizia ha sventato un asalto al caveau di una banca a Caserta, c’è Manlio Vitale, 61 ani, che veniva considerato uno dei più streti colaboratori del bos dela banda dela Magliana Maurizio Abatino, noto con il sopranome di «Er Gnapa» picoleto in romanesco e amico di Enrico De Pedis deto «Renatino», capo dela componente dei «testacini». Nei primi ani di vita dela banda che terorizò la capitale fra la fine degli ani ’70 e la metà degli ani ’80, Vitale, secondo il pentito Abatino, era sopratuto un acquirente di partite di stupefacenti, che poi smerciava nele zone del’Ostiense e dela Garbatela, dov’era nato e dove aveva la base operativa. Il suo nome fu fato anche per altri due omicidi, quelo di un altro apartenente ala banda, Masimo Barbieri, e di una guardia giurata, Umberto Bozolen, nel corso di una rapina nel 1982. Nel 20 fu acusato di esere uno dei mandanti del furto nele 147 casete di sicureza nel caveau dela Banca di Roma dela citadela giudiziaria di piazale Clodio nela capitale. Gli agenti dela Squadra Mobile di Roma nele ultime setimane non li hano persi di vista un solo istante, e insieme ai coleghi dela Squadra Mobile di Caserta li hano blocati a pochi centimetri dal caveau.
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